Wheaton Precious Metals, azioni oro

Wheaton Precious Metals: Tra rally e cautela, come si muove la regina delle streaming minerarie

08.12.2025 - 14:25:00

Wheaton Precious Metals sorprende ancora: negli ultimi tre mesi le sue azioni sono cresciute, ma il mercato resta vigile tra nuove operazioni nelle goldmine e cambi di target price. Cosa aspettarsi ora?

Wheaton Precious Metals si trova da settimane al centro della scena tra gli investitori amanti dell’oro e delle materie prime. Nell’arco degli ultimi tre mesi, il titolo ha registrato una crescita complessiva di circa il 3,5%, oscillando però su livelli decisamente più alti rispetto all’inizio dell’anno. Un rally che si inserisce in un contesto generale molto positivo per il settore, eppure rimane denso di interrogativi: è solo una pausa prima di un ulteriore slancio? Oppure stiamo assistendo alla formazione di una nuova area di congestione dopo mesi da record?

Controlla qui il grafico aggiornato di Wheaton Precious Metals e scopri gli ultimi movimenti della quotazione

A dicembre, la società ha attirato l’attenzione quando UBS ha ritoccato il suo target price fino a 118 USD, mantenendo una visione neutrale proprio nei giorni in cui Wheaton chiudeva un nuovo accordo di gold stream da 300 milioni di dollari sulla storica Hemlo Mine. Questo deal, finalizzato il 27 novembre, permette all’azienda di assicurarsi una parte significativa della produzione di oro attesa dalla miniera canadese nei prossimi anni, consolidando così la sua posizione di leader tra le cosiddette streaming corporations del comparto aurifero e delle risorse preziose.

Non meno significativa la doppia revisione sui giudizi degli analisti del 10 novembre: prima Veritas Investment ha promosso Wheaton Precious Metals a "buy", portando il target fino a 173 dollari canadesi; poco dopo Berenberg ha rilanciato fissando il proprio obiettivo a 128 dollari statunitensi. Queste mosse hanno alimentato un’ondata di ottimismo, riflessa in una performance settimanale superiore alla media di altri big delle Goldmine, sebbene non sia mancata neppure una fase di presa di profitto nelle ultime sedute di negoziazione.

Peculiare il fatto che il 7 novembre, in parallelo ai risultati trimestrali, la società abbia comunicato “ricavi record” e un robusto cash flow, annunciando, tra l’altro, il consueto dividendo trimestrale. Il bilancio dei primi nove mesi del 2025 rassicura su margini e forza della cassa, ma alcuni investitori avvertono: i multipli di valutazione (P/E forward attorno a 38x per il 2025) restano elevati rispetto alla media di settore, complice l’appeal che Wheaton esercita sul mercato in virtù del suo modello di business unico.

L’attività della Corporation ruota intorno agli accordi di streaming, in cui Wheaton finanzia lo sviluppo delle miniere acquisendo il diritto di acquistare oro, argento e altri metalli a prezzi fissati o scontati. Attualmente il gruppo vanta oltre 35 contratti in essere, più 5 accordi di royalty, distribuiti su siti che vanno dal Canada al Brasile, dal Messico all’Australia. I flussi di cassa sono quindi collegati alla produttività delle controllate e all’efficienza delle operations, con una particolare esposizione – e qui risiede sia forza che rischio – ai movimenti del prezzo dell’oro e all’andamento delle attività estrattive dei partner.

Dopo la rapida espansione degli ultimi anni, con la diversificazione in platino, palladio e cobalto, Wheaton Precious Metals si presenta come un punto di riferimento per chi vuole credere nella crescita stabile del settore minerario senza esporsi direttamente alla gestione operativa delle Goldmine. Interessante, in questo quadro, la quasi totale assenza di debito netto (in negativo per oltre 1 miliardo di dollari a fine 2025) e una payout policy che, pur con un dividend yield modesto (circa 0,6% atteso), premia la solidità di cassa societaria su orizzonti pluriennali.

Non mancano tuttavia le incognite. Tra rincari dei costi di sviluppo, possibili revisioni regolatorie nei principali paesi minerari e volatilità del dollaro, analisti e investitori rimangono parzialmente divisi sulla sostenibilità dei ritmi attuali. Come spesso accade per le aziende a fortissima capitalizzazione nel settore della materia prima, il mix fra profilo difensivo (dato dalla natura stessa dell’oro) e ambizione di crescita resta delicato – e può produrre correzioni repentine, specie in presenza di rotazioni di portafoglio internazionali.

La società si dichiara ottimista in vista dei prossimi trimestre, puntando proprio sull’effetto leva dato dalla nuova operazione su Hemlo, e sulle prospettive di ampliamento in mercati emergenti come Sud America e Africa. Gli appuntamenti chiave ora saranno le guidance di primavera e i dati sul cash flow consuntivo. Chi segue Wheaton Precious Metals sa che la volatilità non è una sorpresa, ma il potenziale di reward potrebbe valere il rischio per quanti puntano sul lungo periodo.

Segui Wheaton Precious Metals per aggiornamenti su prezzo e andamento delle azioni in tempo reale

@ ad-hoc-news.de