Wheaton Precious Metals: Rally d’oro e nuove sfide per l’azione regina delle streaming Goldmine

Negli ultimi tre mesi, Wheaton Precious Metals ha vissuto una corsa entusiasmante sul mercato azionario. Ma la crescita è davvero sostenibile? Una panoramica fra risultati, deal miliardari e prospettive future.

Wheaton Precious Metals emerge come protagonista indiscussa nel panorama delle streaming company del settore Goldmine. Negli ultimi tre mesi, il titolo ha registrato un balzo di circa il 9,5%, raggiungendo nuovi massimi storici vicino ai 165 dollari canadesi. Dopo una fase di consolidamento a inizio ottobre, la società ha vissuto un rally particolarmente brillante tra fine novembre e metà dicembre, accompagnato da un incremento del volume degli scambi e da una raffica di notizie di rilievo. Ci si chiede: è solo una pausa in una rincorsa ancora più ampia, o siamo già al culmine di questa scalata?

Il 10 dicembre, il titolo Wheaton Precious Metals ha centrato uno degli eventi chiave del periodo: la promozione da parte di RBC Capital Markets, che ha alzato il rating su "outperform" e rivisto al rialzo il target price a 130 dollari statunitensi. La notizia ha acceso immediata euforia presso gli investitori, spingendo le azioni oltre il +7% in appena una settimana. Poco prima, il 27 novembre, la società aveva annunciato la chiusura di un accordo di streaming da 300 milioni di dollari sulla Hemlo Goldmine – un’operazione che rafforza ulteriormente il portafoglio e garantisce accessi esclusivi a flussi futuri di metallo prezioso.

Degno di nota anche il parere neutrale ma rialzista di UBS, che il 1° dicembre ha leggermente aumentato il proprio target mantenendo cautela: a conferma che, nonostante i recenti exploit, permangono attese prudenti legate all’evoluzione futura delle quotazioni dei metalli e al sentiment macroeconomico globale.

Alle spalle della performance spettacolare delle Wheaton Precious Metals Shares c’è un business model peculiare. L’azienda canadese si distingue per i suoi accordi di streaming, che le permettono di acquistare una quota significativa della produzione di oro, argento e altri metalli preziosi da grandi Goldmine a prezzi prefissati. Attualmente vanta circa 35 progetti attivi e una manciata di royalty agreement strategici. Questa formula consente di ridurre notevolmente il rischio operativo, creando flussi di cassa stabili e più prevedibili rispetto ai classici minerari.

Wheaton Precious Metals Corporation basa la sua forza su una selezione aggressiva di miniere leader – sono almeno una dozzina quelle varate in partnership in giro per il mondo, dal Sudamerica al Nord America, passando per Australia e Africa. Negli ultimi anni, la società ha puntato su una diversificazione sempre maggiore delle materie prime (inclusi platino, palladio e cobalto) e sulle sinergie tra le proprie attività core per affrontare la volatilità ciclica del comparto. Sul piano finanziario, Wheaton vanta una liquidità robusta e un indebitamento netto negativo, permettendole di cogliere le migliori opportunità in periodi di stress di settore.

Se da una parte il business delle streaming Corporation offre un’efficace barriera contro i rischi di produzione e prezzo tipici delle Goldmine tradizionali, dall’altra non mancano incertezze. Gli analisti continuano a monitorare l’impatto di possibili oscillazioni dei prezzi dell’oro e dell’argento, la concorrenza di altri operatori finanziari e la capacità di accedere a nuovi deal in una stagione di prezzi molto elevati delle materie prime. Il recente upgrade di RBC riflette la convinzione che Wheaton Precious Metals abbia ancora margini di crescita grazie a una pipeline di progetti in espansione e a possibili nuove acquisizioni, ma suggerisce anche qualche cautela per via della valutazione elevata raggiunta dal titolo.

Dando uno sguardo alle prospettive di medio termine, Wheaton Precious Metals si presenta come una delle poche Corporation canadesi del comparto con momentum positivo ormai costante e quasi 100% di performance annua. Tra le occasioni attese per il 2026, numerosi analisti citano i ricavi derivanti dagli stream su nuove Goldmine e la tenuta dei margini anche in uno scenario di “soft landing” per l’economia globale. Tuttavia, tutto ruoterà attorno, ancora una volta, all’andamento delle quotazioni dei metalli sottostanti e alla capacità di mantenere deal esclusivi su progetti ad alta redditività.

Nel complesso, l’appeal per Wheaton Precious Metals resta alto: flussi di dividendi in leggero incremento, visibilità sui ricavi e una struttura patrimoniale tra le più solide della categoria. Chi segue il titolo da vicino dovrà però prestare attenzione tanto ai prossimi earnings previsti per l’11 marzo 2026 quanto a eventuali news sul fronte M&A e nuovi stream. Vale la pena monitorare con attenzione sia i movimenti di prezzo che le notizie di settore: lo scenario resta pieno di spunti e di possibili scatti improvvisi.