Barrick Gold Corp.: rally di Borsa, grandi manovre e futuro nelle Goldmine
12.12.2025 - 14:25:10Barrick Gold Corp. sorprende i mercati: azioni in forte crescita, svolte strategiche e nuove opportunità per una delle principali corporation dell’oro mondiale. Tutto quello che c’è da sapere.
Nell’ultimo trimestre, le azioni di Barrick Gold Corp. hanno registrato una performance impressionante: nei tre mesi più recenti, il titolo ha guadagnato circa il 46%, segnando uno dei rally più sorprendenti dell’intero settore delle Goldmine. Dallo scorso settembre a oggi, il prezzo si è mosso da un minimo vicino ai 41 CAD fino a superare i 59 CAD nella seconda settimana di dicembre, catturando così l’attenzione di investitori e analisti di tutto il mondo. Una domanda sorge spontanea: questa raffinata corsa della Corporation rappresenta solo una pausa nel quadro di un trend ancora più ampio?
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Guardando ai principali eventi delle ultime settimane, il fermento non manca. Lo scorso 7 dicembre, indiscrezioni su una possibile scissione delle divisioni di Barrick Gold Corp. per "liberare valore" hanno acceso le fantasie del mercato. Secondo numerosi osservatori, la corporation starebbe valutando lo spin-off di alcuni asset chiave, replicando una strategia già vista nella galassia delle grandi mining companies. Più recentemente, il 10 dicembre, la banca d’affari RBC ha rivisto al rialzo il target price di Barrick Gold Corp. a 51 dollari, confermando un sentiment positivo prevalente tra gli analisti dopo l’ultima fiammata delle quotazioni dell’oro.
Addirittura BNP Paribas Exane, il 5 dicembre, ha alzato la raccomandazione per le shares Barrick Gold da "Neutral" a "Outperform" e ritoccato il prezzo obiettivo a 69,74 CAD. Il 2 dicembre, la società ha comunicato la conclusione della cessione della miniera ivoriana di Tongon per circa 305 milioni di dollari: una mossa che secondo molti riflette la volontà di razionalizzare il portafoglio e liberare risorse per progetti strategici. Sempre attorno a quest’ultima data, si sono intensificate le voci su una potenziale IPO (offerta pubblica iniziale) dedicata agli asset nordamericani. Un’operazione che, se confermata, cambierebbe radicalmente lo scenario competitivo della corporation nel segmento goldmine.
Il quadro dei fondamentali, intanto, resta solido: con una capitalizzazione di circa 70 miliardi di dollari, Barrick Gold Corp. mantiene la sua posizione tra i principali produttori globali di oro e rame. Il core business della corporation ruota attorno all’estrazione, produzione e vendita di oro e, in misura crescente, di rame. Le attività operative interessano una mappa che spazia dal continente americano (Canada, USA, Argentina, Repubblica Dominicana), all’Africa (Mali, Tanzania, Repubblica Democratica del Congo, Costa D’Avorio), fino a realtà emergenti come Zambia, Cile e Arabia Saudita. I siti estrattivi storici — come Nevada Gold Mines, Pueblo Viejo, Loulo-Gounkoto e Porgera — restano pilastri nei flussi di cassa e nei risultati ricorrenti, mentre le recenti cessioni (come Tongon) e i progetti di espansione (ad esempio a Reko Diq in Pakistan) ridefiniscono il perimetro strategico.
La corporate strategy di Barrick Gold si è concentrata, specie negli ultimi anni, su efficienza operativa, disciplina finanziaria e ottimizzazione degli asset, alleandosi spesso con altri grandi player del settore per massimizzare la produttività delle miniere. Interessante, per gli investitori, la propensione della società a operazioni straordinarie: IPO settoriali, fusioni, joint venture e spin-off sono strumenti già ampiamente sperimentati e che potrebbero ripetersi a breve. Non mancano però alcune criticità. I rischi regolatori restano notevoli: dalle controversie sulle miniere africane (es. la recente transazione per risolvere dispute con il Mali) alle fluttuazioni dei prezzi delle commodities e alle pressioni ESG (ambientali, sociali e di governance), che impongono nuovi standard a tutta la filiera estrattiva.
Sul medio periodo, Barrick Gold Corp. è vista da molti specialisti come una Corporation capace di cavalcare la ciclicità delle materie prime, grazie alla scala globale, alla diversificazione geografica e alla solidità finanziaria (debito netto lievemente negativo). Stando ai dati previsionali, il price/earnings ratio calerà da 19x a circa 12x nell’arco del prossimo anno, mentre il dividend yield rimarrà su livelli attorno all’1,3%. Niente di eclatante per chi cerca cedole, ma coerente con un profilo di crescita ulteriore.
Nel complesso, la situazione attuale di Barrick Gold Corp. mette in luce un equilibrio interessante tra nuove opportunità e rischi da monitorare. Se da una parte il rally delle shares e le potenziali manovre straordinarie rappresentano una fase entusiasmante per il titolo, dall’altra resta importante seguire da vicino le prossime trimestrali, le evoluzioni strategiche e l’andamento del mercato delle goldmine a livello globale.
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