Barrick Gold Corp.: corsa ai massimi per l’oro, ma la società punta più in alto?
24.12.2025 - 14:25:09Negli ultimi tre mesi, Barrick Gold Corp. mostra un balzo del 28%. Le nuove prospettive globali e un ritorno sul controllo delle miniere in Mali ridisegnano il futuro del colosso aurifero.
Negli ultimi tre mesi, Barrick Gold Corp. è stata protagonista di una cavalcata spettacolare in Borsa: il titolo ha guadagnato oltre il 27%, trainato da una nuova corsa al rialzo dei metalli preziosi. Mentre le azioni della Corporation si sono lasciate alle spalle i minimi di settembre, la domanda sorge spontanea: è solo una pausa in un rally ancora più vasto per il più noto produttore di oro del Canada?
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Partita da circa 49 dollari canadesi a settembre, l’azione Barrick Gold Corp. ha raggiunto oggi oltre 62 dollari, grazie anche ai record storici dei prezzi dell’oro, che nelle ultime settimane hanno spinto ai massimi il comparto delle goldmine quotate. Non sono mancati, nel periodo, scivoloni improvvisi – come a metà ottobre, quando una temporanea distensione dei mercati globali sull’inflazione e il dollaro ha frenato il rally dell’oro, portando a qualche presa di profitto sulle shares delle principali società minerarie. Tuttavia, i momenti di debolezza sono stati riassorbiti rapidamente e l’impostazione resta marcatamente rialzista.
Ma cosa ha davvero acceso la miccia negli ultimi giorni? Il 22 dicembre, gli analisti di Raymond James e altre banche d’investimento hanno alzato i target price di Barrick Gold Corp. (MarketScreener), segnando fiducia sulla capacità dell’azienda di catturare valore dalla forte domanda di oro e rame. Appena qualche giorno prima, il 16 dicembre, una notizia cruciale: Barrick Gold ha ufficializzato la ripresa del pieno controllo operativo su una delle più rilevanti miniere d’oro in Mali, dopo mesi di dispute con il governo africano. L’intesa, che include la restituzione di tre tonnellate di oro precedentemente sequestrate dalle autorità maliane, rappresenta un segnale di distensione e di stabilità geopolitica apprezzato dal mercato, come confermano i volumi e il tono positivo delle ultime sedute.
Non meno significativo, a metà dicembre, l’update sull’impianto Hemlo in Ontario: qui Barrick Gold Corp. ha festeggiato il primo gold pour, cioè la colata inaugurale nell’impianto rinnovato, mostrando di essere in grado di garantire ulteriore crescita organica in territori chiave per la sua strategia.
Guardando alla struttura del gruppo, Barrick Gold Corp. rappresenta oggi uno dei giganti mondiali del settore aurifero e dei metalli preziosi, con solide radici in Nord America, Africa e Australia. L’azienda non si limita alla vendita di oro: la diversificazione include quote consistenti in big copper mines in Cile, Arabia Saudita e Zambia. Più di 17.000 dipendenti sono coinvolti in attività che spaziano dall’esplorazione allo sviluppo di nuovi depositi. Il fiore all’occhiello? Le operazioni in Nevada, Canada e nelle ex zone di conflitto in Africa occidentale, tutte gestite con una particolare attenzione alla redditività e all’efficienza nello sviluppo sostenibile.
Storicamente, Barrick Gold Corp. non ha paura di mettersi in discussione: negli ultimi anni ha ristrutturato il portafoglio assets cedendo partecipazioni non strategiche, con l’occhio a rafforzare la posizione finanziaria e ridurre il debito netto – oggi infatti la società vanta una leva tra le più basse dell’intero comparto. Attenzione anche alle strategie di lungo periodo: si parla con insistenza di una possibile IPO delle attività nordamericane, che potrebbe liberare ulteriore valore per gli azionisti e aumentare la visibilità della Corporation nel mercato delle shares legate ai metalli preziosi.
Rischi, tuttavia, non mancano. Il settore aurifero resta esposto ai cicli delle commodity, all’incertezza geopolitica (come ben illustrato dal caso Mali) e a costi operativi sempre più sfidanti. Qualche insider, inoltre, sottolinea come la crescente concorrenza di nuovi attori – specie nelle aree emergenti dell’Africa occidentale – possa mettere pressione sulle quote di mercato e sulle margini di profitto. Nonostante ciò, la solidità finanziaria, la presenza globale e una pipeline ben fornita di progetti tengono alta la fiducia di molti grandi investitori istituzionali.
Interessante osservare come la performance delle shares di Barrick Gold Corp. sia superiore alla media del settore mining nell’ultimo trimestre, con una capitalizzazione che sfiora i 77 miliardi di dollari canadesi e un rapporto P/E stimato in deciso calo (da 20,2 a 12,7 nell’arco di un anno, segno di forte crescita attesa degli utili). Benché la guidance per il 2025 sia stata giudicata da alcuni prudente, gli ultimi aggiornamenti operativi – tra nuovi gold pours e dispute risolte – offrono argomenti convincenti per chi cerca esposizione difensiva all’oro e crescita selettiva in portafoglio.
In sintesi: chi segue Barrick Gold Corp. non può perdere d’occhio il quadro globale – e tenersi pronto a cogliere segnali di inversione o ulteriori breakout dei prezzi dell’oro. I prossimi mesi saranno cruciali per capire se la Corporation riuscirà a capitalizzare la spinta delle sue miniere storiche e aprire una nuova stagione di leadership tra i produttori mondiali. Una storia tutta da seguire, col mercato pronto (ancora una volta) a sorprendere.
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