Wheaton Precious Metals: rally di fine anno e nuovi accordi scuotono la scena dei metalli preziosi

Wheaton Precious Metals accelera sul finale di 2025: le azioni compiono un balzo interessante, mentre nuovi accordi sulla Goldmine e le stime tornano al centro del dibattito finanziario.

Negli ultimi tre mesi, Wheaton Precious Metals ha offerto agli osservatori di Borsa una performance degna di nota. Il titolo ha segnato un rialzo di circa il +8,8%, in linea con la rinnovata fiducia nel comparto dei metalli preziosi e ad alcuni decisivi movimenti di mercato. Solo nelle ultime settimane, le azioni sono salite di quasi il 10%, toccando un massimo annuale attorno a quota 163 dollari canadesi, spinti da un mix di upgrade degli analisti e importanti notizie sulla strategia aziendale. Una domanda sorge spontanea: la corsa è appena iniziata o siamo al cospetto di un semplice rimbalzo?

Entrando nella cronaca delle ultime settimane, il 10 dicembre le azioni Wheaton Precious Metals hanno registrato un’impennata importante dopo che RBC Capital Markets ha alzato il giudizio a "Outperform" e ritoccato il target price da 115 a 130 dollari americani. La reazione del mercato non si è fatta attendere: questa promozione ha catalizzato forti acquisti fra investitori istituzionali e privati.

Inoltre, la notizia del 27 novembre sulla chiusura di una Goldmine stream dal valore di 300 milioni di dollari per sostenere l’acquisizione della miniera Hemlo, ha ulteriormente corroborato la validità del modello "streaming" della società. Wheaton Precious Metals si è così assicurata quote significative del futuro output in oro della Hemlo grazie all’accordo con Carcetti Capital, consolidando la sua leadership tra le Corporation del settore.

A rendere ancora più interessante la situazione sono stati i numeri record pubblicati a inizio novembre: ricavi, profitti e flussi di cassa mai così alti nei primi nove mesi dell’anno, a testimonianza di una struttura operativa snella e di una robusta pipeline di asset. È stata inoltre annunciata la distribuzione di un nuovo dividendo, pur con uno yield che resta contenuto per il comparto, intorno allo 0,56%, a indicare una preferenza per la crescita futura rispetto a una remunerazione immediata.

Ma chi è davvero Wheaton Precious Metals e perché i mercati guardano con attenzione a questa Corporation canadese? Il modello è particolare: non una Goldmine classica, bensì una streaming company che stringe accordi con i produttori per acquistare a prezzo predefinito una quota della futura produzione di oro, argento, platino e palladio. In portafoglio ci sono oltre 35 accordi di streaming e 5 royalty, con interessi che spaziano dalla miniera di Salobo in Brasile, a grandi progetti in Canada, Sudamerica e Africa Occidentale. Questo espone Wheaton Precious Metals sia all’andamento dei prezzi dei metalli sia alle performance operative delle varie miniere partner – un punto di forza, certo, ma anche un rischio da monitorare, soprattutto in fasi di volatilità.

Storicamente, l’azienda ha saputo cogliere le opportunità dell’evoluzione del settore: dopo aver lasciato negli anni Duemila la pura gestione mineraria, la strategia si è focalizzata sul consolidamento globale tramite operazioni di streaming, minimizzando rischi operativi e massimizzando flussi cash predictabili. La più recente evoluzione vede l’ingresso in insospettati segmenti – come il cobalto – e una crescente attenzione al rispetto delle tematiche ESG, indice di una società pronta ad affrontare le sfide regolatorie e reputazionali dei prossimi anni.

In prospettiva, Wheaton Precious Metals sembra ben posizionata per continuare un percorso di crescita sostenibile. Il settore delle materie prime resta ciclico, ma la strategia della Corporation offre una protezione naturale rispetto agli shock produttivi tipici della classica Goldmine. Tuttavia, non mancano i rischi: oscillazioni dei prezzi delle commodities, nuove regolamentazioni ambientali, scarsa prevedibilità dei trend geopolitici e concorrenza da parte di altre shares nel settore streaming e royalty potrebbero complicare il cammino.

Resta il fatto che, secondo diversi osservatori, la combinazione tra robusta pipeline di accordi, finanziaria solida (net debt negativa) e buoni livelli di diversificazione geografica rende Wheaton Precious Metals una candidata interessante per chi guarda alla solidità e all’innovazione nel comparto dei metalli preziosi. Monitorare i prossimi appuntamenti trimestrali (il prossimo previsto per marzo 2026) e i futuri deal sarà cruciale per capire se il trend visto negli ultimi mesi potrà trasformarsi in un rally di più lungo periodo.